Il 2018

Ogni volta che è Capodanno faccio più o meno la stessa considerazione: è evidente, sotto gli occhi di tutti che tra il 31 dicembre e il primo gennaio non è accaduto nulla di nulla, non alla Terra, non alle Stelle né al Sole né al tessuto di Spazio e Tempo sulla cui incomprensibile superficie rotoliamo da miliardi di anni, o meglio è evidente che ciò che è accaduto tra il 31 dicembre e il primo gennaio alla Terra alle Stelle e a tutto il resto, non è per nulla diverso da ciò che è accaduto tra il 6 e il 7 maggio. Nonostante questa schiacciante circolarità che ci viene suggerita addirittura dal moto del nostro stesso Pianeta, sentiamo il bisogno di misurare la vita come una corsa a tappe. La circolarità, del resto, ci è così ostile, ci fa così spavento che l’abbiamo attribuita a Dio: beccatela tu, a noi ci fa salire l’ansia.
Per questa smania di stiracchiare su superfici piane cose circolari e infinite, per contrastare insomma quella consapevolezza sotterranea di essere inzuppati in un gigantesco insensato abbagliante nulla, facciamo che è il 2019 e che qualche giorno fa era il 2018, l’anno di Matteo Salvini agli Interni e del boom della cannabis legale.
Due eventi affatto scollegati.

GENNAIO

Il 7 gennaio la cerimonia sfarzosa e coatta dei Golden Globes diventa palcoscenico per il movimento #meetoo, che segnerà un po’ tutto il 2018. Il movimento #metoo è un ottimo esempio di ciò che accade quando si lasciano le cause sociali alla gente ricca: molta scena, molti hashtag, trending topic, confusione.

FEBBRAIO

Il 13 febbraio il primo attentato contro civili degli Anni 2000 in Italia è compiuto da un cittadino italiano, di simpatie fasciste, con trascorsi leghisti: Luca Traini spara in pieno giorno su cittadini con la pelle nera, ferendone 6. Interrogato sui rapporti con Traini, il leader della Lega Matteo Salvini lo ripudia infastidito eppure si tratta, tecnicamente e politicamente, di un attentato di matrice leghista.
Lega che sfonderà alle elezioni di marzo.

MARZO

La mattina del 5 marzo 2018 apre gli occhi un’Italia diversa dal solito, qualcuno vorrebbe dire nuova ma puzzicchia di anni 30: la Lega passata sotto il maquillage nazionalista di Salvini supera Forza Italia, il PD crolla e scivola definitivamente nell’inconsistenza e il Movimento 5 Stelle, nato 10 anni prima dall’iniziativa di un comico e di un social media manager, totalizza un risultato democristiano. Con la legge elettorale in vigore, a bocce ferme e senza strane alleanze, non può andare a governare nessuno.

Il 24 marzo un imponente corteo di studenti attraversa gli Stati Uniti di Donald Trump, chiedendo una politica di controllo sulle armi, dopo l’ennesimo massacro in una scuola. Molta retorica, numeri da kolossal, alla fine la Struttura rimane inviolata: gli USA.

APRILE

Il 10 aprile il cazzone più influente del Mondo, Mark Zuckerberg, conferisce al Senato statunitense sulle gravi violazioni della privacy che hanno coinvolto il suo Facebook. Siccome il Sistema è studiato per essere antiaderente, la cosa diventa virale. Su Facebook.
Il 27 aprile i presidenti delle due Coree si stringono la mano lungo il confine.

MAGGIO

Maggio 2018 è stato un po’ il mese dell’attesa del nuovo Governo: a squassare il Belpaese sono state le ipotesi sul possibile e impossibile mostro gialloverde, che poi sappiamo come è andata a finire.
Il 29 maggio in Francia un uomo salva un bambino di quattro anni, arrampicandosi fino al quarto piano da cui la creatura penzolava: per i media europei diventa “l’immigrato-eroe“, che è l’indicatore perfetto di quanto siamo merde.

 

GIUGNO

Il primo giugno il timido bibitaro Luigi Di Maio compra una barretta di cioccolato Wonka, trova il biglietto d’oro e diventa Ministro dello Sviluppo Economico, inaugurando così il Governo Conte.

LUGLIO

Il 25 luglio Sergio Marchionne compie l’ultima delocalizzazione: la sua.

AGOSTO

Il 13 agosto Matteo Salvini ordina a Toninelli di chiudere i porti per la nave Aquarius, con 141 persone a bordo. Un esercizio di stronzaggine che piace moltissimo ai suoi sostenitori, e che ben spiega quanto poco sforzo ci voglia per sprofondare nella barbarie.

Il 14 agosto crolla il ponte Morandi nella periferia genovese: 43 persone muoiono sotto le macerie semplicemente perché passavano di lì o vivevano lì.
Il 20 agosto tiene banco la vicenda Bennet-Argento: il giovane attore denuncia la Argento, nel frattempo diventata l’icona del movimento #meetoo, di averlo molestato quando lui aveva 17 anni, fornendo un’ottima definizione di “ironico”. Nel frattempo si crea un cortocircuito retorico: c’è chi avrebbe voglia di commentare che a 17 anni una di 30 anni ti fa un favore se ti si tromba ma bisogna attaccare la Argento per ciò che rappresenta. Ma Asia Argento non è Weinstein, o forse sì, ma anche no e insomma il movimento #meetoo porta a compimento la sua autoparodia.

SETTEMBRE

A settembre parlavamo tutti di DEF come se ci stessimo capendo qualcosa.

OTTOBRE

Il 18 ottobre una ragazza di 16 anni, Desiree Mariottini, viene trovata morta in un rudere abbandonato a San Lorenzo, il quartiere studentesco di Roma. Siccome l’hanno ammazzata dei negri, esplode l’orgasmo razzistoide che ormai non ha più freni, legittimato com’è addirittura dalle istituzioni. Salvini prova a recarsi a San Lorenzo per fare le pernacchie sul pancino dei suoi supporters ma almeno per quella volta non gli dice benissimo.
Il 12 ottobre una celebre opera del “guerrilla artist” Banksy si sbrindella nel momento esatto in cui viene battuta all’asta: è l’evento artistico dell’anno ed è un po’ quel che questo Mondo si merita.
Il 29 ottobre il populista maschilista omofobo fascista Jair Bolsonaro, accoltellato appena un mese prima durante un comizio, vince le presidenziali brasiliane, aggiungendo un altro Paese alla lista in cui stiamo belli comodi anche noi.

NOVEMBRE

Il 17 novembre prende avvio la protesta dei gilet gialli, che incendierà in breve tempo la Francia di Macron. Non è chiara l’origine del movimento, che sulle prime appare privo di vertici politici, anche se le opposizioni (estrema destra ed estrema sinistra) vi monteranno in groppa senza farselo ripetere due volte. Tra le richieste di questo movimento “né di destra né di sinistra” compaiono: la riduzione delle tasse, un piano per la costruzione di nuove case popolari, l’uscita dall’euro, il controllo sulla produzione di plastica e “impedire i flussi migratori impossibili da accogliere e integrare vista la crisi di civilizzazione che stiamo vivendo”.
Ah. Ecco.

DICEMBRE

L’8 dicembre, durante un concerto del (scusate il termine forte) cantante Sfera Ebbasta, centinaia di persone si riversano nell’area esterna di una discoteca ad Ancona in preda al panico per il rilascio di spray al peperoncino: è una strage di ragazzini. Incredibilmente, in questo Paese di irrimediabili cazzari narcisisti, si apre un dibattito sulla trap.

L’11 dicembre l’ennesimo ventenne della seconda generazione araba europea spara sulla gente durante un mercatino di Natale a Strasburgo, nel nome di uno pseudo-Stato di teste di cazzo autoproclamatosi sulle ceneri dell’ormai consueta operazione di neocolonialismo occidentale che ci è “sfuggita un po’ di mano”. Il ragazzo ammazza cinque persone, però stavolta non ne abbiamo parlato così tanto.
Ci siamo abituati anche a questo, vero?

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