Lettera retorica e non richiesta alle donne: lasciateci perdere

Care donne: mollateci.
Dico a noi uomini, o maschi o comunque noi che abbiamo un aspetto sufficiente ad aprirci ancora molte delle porte di cui dispone quest’epoca. Lasciateci perdere per questa cosa delle battaglie.
Cioè non ci vedete siamo arrivati, esausti, bolliti: abbiamo i salari migliori, i contratti migliori, niente soffitto di cristallo, quei tre lavori mezzo stabili rimasti li abbiamo presi noi; invecchiando noi diventiamo più affascinanti (non tutti ma sapete com’è, ci piace ripeterci questa cazzata come una disperata litania) mentre voi dovete sentirvi delle merde non appena vi allontanate dallo spettro di una bellezza infame, irrealizzabile, chirurgica, che vi costringe continuamente a sperticarvi in giustificazioni efficaci per le vostre imperfezioni ma provate, se vi riesce, a immaginare un meme che dica “tutti gli uomini sono belli a modo loro”; da piccoli noi possiamo sporcarci e dire “cazzo” mentre guai alle bambine e comunque state dritte perdio! Addirittura c’è ancora chi prova a giustificare gli stupri e potrei andare avanti così all’infinito.
Questa battaglia al massimo noi l’appoggiamo, ci avete fatto caso? La appoggiamo un po’ come si appoggia una causa per salvare i cuccioli di foca. Cioè non siamo motivati personalmente, ma non ci vedete?
Lasciateci perdere. Anzi vi dico di più: noi vi rallentiamo, a volte addirittura vi sabotiamo, questa storia dell’estensione dei diritti ci fa tremare le gambe, a dispetto della retorica win-win di cui ogni tanto noi stessi amiamo bardarci. Il salario quello è. I tre lavori stabili quelli sono. Presidente o ci divento io o ci diventi tu. L’unica forma sociale che si incastra col Capitale è quella basata sulla sopraffazione: non so, trovateci voi un sistema economico e sociale non sorretto sul Patriarcato oppure, e sembra più percorribile come ipotesi, individuateci un gruppo di persone abbastanza numeroso da soddisfare, possibilmente gratis come ancora fanno molte di voi, i nostri bisogni di accudimento e vi lasciamo in pace.
I maschi cis gay potrebbero andare bene ma per favore seri, cioè maschi, quelli che al Pride sfilano in giacca e cravatta… per qualche strana ragione gli uomini danno di matto se vedono caratteristiche femminili su altri uomini. Forse non ci piace vedere alterata l’immagine maschile, oppure su un altro maschio l’immagine femminile ci sembra più vera e ci fa cacare sotto, vai a capire.

Insomma lasciate stare questa roba della battaglia fianco a fianco e travolgeteci. E ribellatevi agli uomini che vi dicono quel che dovreste fare. Compreso me adesso.

Insomma fate comecazzovepare.

Oh alla fine ste donne fanno sempre comecazzojepare.

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